I luoghi di Leonardo Sciascia

ll giorno della civetta, A ciascuno il suo e Una storia semplice sono alcuni dei capolavori di Leonardo Sciascia, figura di spicco del Novecento italiano.
In occasione del centenario dalla nascita si Sciascia, Civitatis focalizza l’attenzione sulle città che stimolarono il talento letterario del grande autore siciliano.
Oggi, viaggeremo con la fantasia nei luoghi di Leonardo Sciascia, da Racalmuto a Parigi fino a Siviglia.
La Sicilia, il suo cuore
C’era una volta Regalpetra… Seppur fittizia, la località protagonista di Le parrocchie di Regalpetra non può che ricordare il borgo di nascita dello scrittore, Racalmuto.

Nell’opera giovanile La Sicilia, il suo cuore (1952), Sciascia mostrava già le intenzioni che avrebbero caratterizzato la sua intera produzione letteraria, in cui costantemente cercò di portare alla luce la vera anima della Sicilia.
La sua località natale in primis, ma anche Caltanissetta e Palermo, ovvero i luoghi in cui si svolse la vita del letterato, occupano infatti un posto d’onore nei libri dello scrittore siciliano.
“Incredibile è l’Italia: e bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l’Italia”, scrisse Sciascia ne ll giorno della civetta (1961).
Parigi, uno dei luoghi di Leonardo Sciascia
Sciascia ha sempre avuto un rapporto privilegiato con Parigi, che compare nel suo romanzo più autobiografico, Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia (1977), ispirato all’omonima opera di Voltaire.
Nelle frasi finali di Candido trapela l’amore dell’autore per la cultura francese e i suoi grandi maestri: “Davanti alla statua di Voltaire don Antonio si fermò, si afferrò al palo della segnaletica, chinò la testa. […] Si sentiva figlio della fortuna; e felice”.

La capitale della Francia era la città ideale per Sciascia, dove soggiornava ogni anno durante alcuni mesi, come testimoniano vari articoli firmati dallo scrittore, raccolti nel volume Parigi a cura di Paolo Squillacioti (2020).
Nei soggiorni a Parigi, Sciascia approfondiva le sue conoscenze storiche su luoghi iconici, dal Giardino delle Tuileries al Museo del Louvre. Tuttavia, rivolgeva la sua massima attenzione alle persone e al loro rapporto con la città, affascinato dal melting pot di culture della capitale francese.
Viaggi in Spagna
“Ho scritto più di venticinque anni fa, in quello che io considero il mio primo libro: Avevo la Spagna nel cuore. L’ho ancora”. Con queste parole, Leonardo Sciascia dichiarava in un articolo il suo amore per la Spagna.

Lo scrittore siciliano viaggiò nella penisola iberica più volte negli anni Ottanta, come testimoniano vari articoli pubblicati sul “Corriere della Sera” e su “Epoca”.
In questi testi emerge quanto il rapporto con la Spagna sia stato fondamentale nella formazione dello scrittore, considerando sui maestri i grandi letterati spagnoli, da Cervantes a José Ortega y Gasset.
Tali pezzi furono raccolti nel volume Ore di Spagna (1988) dalla piccola casa editrice siciliana di Pungitopo. Quasi trent’anni dopo, furono pubblicati da Contrasto (2016), ma insieme alle straordinarie foto di Ferdinando Scianna, che ci mostrano momenti suggestivi in Spagna, come gli affascinanti scatti della Settimana Santa di Siviglia.