Europa

Cosa vedere a Varsavia, la capitale della Polonia in 7 zone

Una donna con valigia attraversa la piazza del mercato di Varsavia all'alba, circondata da palazzi colorati, chioschi chiusi e alcuni piccioni
Una città distrutta dalla guerra che è risorta dalle sue ceneri come una fenice. Scoprite con noi di Civitatis cosa vedere a Varsavia.
10 Giugno 2025

La capitale della Polonia si è lasciata alle spalle una storia dolorosa, fatta di oppressione e distruzione. Oggi però si presenta al mondo come un’urbe nuova, risorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, per diventare una delle più belle capitali europee. Venite quindi a scoprire cose vedere a Varsavia con noi di Civitatis: vi forniremo anche consigli su quali attività prenotare per rendere il vostro viaggio alla capitale polacca il più completo possibile.

Cominciamo subito col darvi qualche dritta per raggiungere la città dall’aeroporto. Con Civitatis potete infatti prenotare il servizio di transfer dagli aeroporti di Varsavia. Un servizio comodo se volete ottimizzare al meglio la vostra visita. Inoltre, prima di vedere uno per uno i monumenti imperdibili della città, concedetevi un tour guidato per conoscere Varsavia per intero. Ecco alcune opzioni:

Scegliete quella che fa per voi, dopo avrete le idee più chiare su quali musei o attrazioni dedicare più tempo.

Panorama della città di Varsavia al tramonto, con il fiume Vistola in primo piano, alberi e strade trafficate in basso, e il moderno skyline con grattacieli e edifici storici sullo sfondo
A Varsavia il vecchio e il nuovo convivono perfettamente

1. Stare Miasto, il centro storico

Definire questa zona storica ha tutto un altro senso a Varsavia. La città vecchia è stata riconosciuta come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ma non per i motivi che immaginate. Stare Miasto venne infatti completamente distrutta dai nazisti come vendetta per la Rivolta di Varsavia del 1944. Alla fine della guerra, i sovietici investirono moltissime risorse per ricostruirla esattamente com’era prima della rappresaglia tedesca. È per questo che Varsavia viene definita la città fenice, perché è letteralmente rinata dalle sue ceneri. Se volete conoscere meglio questo capitolo della sua storia, prenotate un free tour della Seconda guerra mondiale a Varsavia. Adesso invece partiamo all’esplorazione dei monumenti principali del centro storico ricostruito.

Piazza del mercato

I suoi edifici colorati e la scultura della Sirena guerriera hanno reso la Piazza del mercato uno dei luoghi più popolari di Varsavia. È attorno a questa piazza che Varsavia ha cominciato a crescere, nel Tredicesimo secolo, fino a diventare la capitale moderna che vediamo oggi. Residenti e turisti si mescolano nei suoi bar e negozi ricchi di atmosfera. Al centro della piazza si staglia la colonna di Sigismondo, un alto obelisco sormontato dalla statua di Sigismondo III Vasa, il re che trasferì la capitale da Cracovia a Varsavia del 1596. Qui si trova anche il Museo di Varsavia, in uno degli edifici che si affacciano sullo slargo. La mostra racconta la storia della città, a partire da quando era solo un piccolo villaggio. Assolutamente da non perdere!

La statua di una sirena che impugna una spada e imbraccia uno scudo tondo, sullo sfondo palazzi colorati e terrazze di alcuni ristoranti nella Piazza del mercato di Varsavia
La sirena guerriera è anche sullo stemma della città

Castello reale

Lo Zamek Królewski fu costruito nel XIV secolo, poi distrutto come il resto della zona durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito a partire dal restauro delle sue stesse macerie. La maestosa facciata barocca vi colpirà quanto i suoi interni, dove troverete stanze lussuose e opere di pittori del calibro di Canaletto e Rembrandt. Insieme ad arazzi e altri oggetti preziosi, erano state sottratte dai nazisti. Una volta recuperate, sono tornate al loro posto per continuare a deliziare la vista dei visitatori.

Cattedrale di San Giovanni

È una delle chiese più amate di Varsavia e assume anche un alto valore simbolico, dato che accoglie le spoglie di numerosi personaggi illustri della storia polacca. La caratteristica struttura a mattoni rossi e la curiosa facciata le hanno valso l’iscrizione nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. L’interno della Cattedrale di San Giovanni ha ospitato per secoli le cerimonie di incoronazione dei monarchi polacchi e tra i suoi cenotafi si trovano le spoglie dell’ultimo re, Stanislao II Augusto Poniatowski.

Facciata laterale in mattoni rossi della Cattedrale di San Giovanni a Varsavia, con alte finestre gotiche e una caratteristica struttura a gradoni in cima. A sinistra, una cappella più scura in pietra, e sullo sfondo edifici storici del centro città
La facciata della Cattedrale ha una forma inconfondibile

Barbacane

Vi sembrerà di essere nel Medioevo quando attraverserete il Barbacane di Varsavia, la porta che collega la Città Vecchia con la parte più moderna della capitale. Faceva parte della cinta muraria della città e, dopo la Seconda guerra mondiale, è stata ricostruita utilizzando i mattoni originali, come anche il resto del centro storico. Sapevate che venne disegnato da un architetto italiano? Tuttavia, la sua funzione è sempre stata più estetica che difensiva. Nella sua lunga storia, il barbacane è infatti risultato utile in una sola occasione, ovvero durante l’invasione degli svedesi nel 1656.

Il Barbacane di Varsavia, una struttura difensiva medievale in mattoni rossi situata nel centro storico della capitale polacca. La costruzione presenta due torri rotonde con tetti a cono rivestiti di tegole rosse, merlature lungo la sommità delle mura e tre arcate d'ingresso. L'edificio è circondato da un prato verde e alberi sullo sfondo, sotto un cielo parzialmente nuvoloso
L’imponente Barbacane di Varsavia

2. Distretto finanziario di Wola

Non serve andare a Manhattan per trovarsi immersi in una selva di grattacieli svettanti. Dopo la caduta del regime sovietico, nella zona centrale di Wola ha cominciato a prendere forma una skyline unica, che continua a svilupparsi di anno in anno. Pensate che Varsavia vanta il grattacielo più alto d’Europa, ovvero la Varso Tower, alta per l’esattezza 310 metri. Per quanto sia bello e interessante il centro storico, il distretto finanziario è forse la zona più intrigante della città, anche grazie alla sua aria da città del futuro. Qui mancano solo le macchine volanti!

Palazzo della cultura e della scienza

Questo edificio imponente è diventato, nel bene e nel male, il simbolo della città. Venne regalato alla città dall’Unione Sovietica nel 1955, venne poi quasi quasi abbattuto alla caduta del regime. La cittadinanza ha infine deciso di utilizzare i suoi immensi spazi per il benessere comune, installando al suo interno teatri, cinema e mostre. È il secondo grattacielo più alto della capitale e ospita il miglior punto panoramico di Varsavia, che si trova a 114 metri d’altezza. Potete visitare questa terrazza al trentesimo piano con un biglietto di pochi euro. Mentre, per conoscere meglio la storia del grattacielo, vi invitiamo a partecipare a un free tour della Varsavia comunista.

Veduta panoramica di Varsavia, con in primo piano il Palazzo della Cultura e della Scienza, un imponente edificio rettangolare sormontato da una torre con antenna, circondato da moderni grattacieli e cielo parzialmente nuvoloso. La piazza antistante è circondata da alberi verdi e strade trafficate
Il Palazzo della Cultura e della Scienza al centro della skyline di Varsavia

Museo della Rivolta di Varsavia

Dei tanti musei di Varsavia, questo è probabilmente il più significativo, dato che raccoglie le testimonianze tangibili della resistenza del popolo polacco. Nelle sale del museo della Rivolta di Varsavia tornerete indietro al 1° agosto 1944. Rivivrete i 63 giorni dell’insurrezione e farete la conoscenza dei cittadini di Varsavia che si opposero al terrore nazista. Attraverso 800 oggetti e più di 1.000 fotografie sarete testimoni di uno degli eventi più importanti della storia della città.

Ricostruzione di due cabine telefoniche in legno con le foto di un uomo e di una donna, testimoni della Rivolta di Varsavia e accanto un pannello che illustra cosa fecero durante la rivolta
Uno dei pannelli informativi del Museo della Rivolta di Varsavia

3. Strada reale

Un tempo i palazzi reali della città erano collegati tra loro da ben 15 km di strada, riservata unicamente ai membri nobili della corte. Oggi questa arteria ancora esiste ed è suddivisa in quattro tratti principali: Krakowskie Przedmieście, Nowy Świat, Aleje Ujazdowskie e Wilanów. Ripercorreremo i monumenti imperdibili disposti lungo il primo tratto di questa strada antica. Farla tutta a piedi è impegnativo, ma con i mezzi, molto economici ed efficienti, potrete percorrerla per intero, dalla Città vecchia fino al Parco Łazienki. Noi in questo caso preferiamo frazionare le tappe, limitandoci ai monumenti in Krakowskie Przedmieście, la via più conosciuta e vicina a Stare Miasto.

Chiesa di Sant’Anna

Si trova appena fuori il perimetro del Castello reale ed è famosa per essere la più antica di Varsavia. L’esterno austero e neoclassico è compensato da un interno barocco e opulento, completo di affreschi e decorazioni rococò. Ma il punto forte della chiesa è il suo campanile, che sorge accanto alla struttura come una torre indipendente. Se deciderete di salire in cima al campanile avrete la possibilità di godere di un bellissimo punto panoramico, affacciato principalmente sulla città vecchia, ma che abbraccia anche parte dei grattacieli della zona finanzia, che vedremo più avanti.

Strada Reale di Varsavia con edifici storici, lampioni decorativi ottocenteschi in ghisa nera e persone che passeggiano su un ampio marciapiede lastricato in una giornata parzialmente nuvolosa
L’elegante Strada reale di Varsavia

Università di Varsavia

Superati il Palazzo presidenziale, il Palazzo Potoski, sede del Ministero della Cultura e l’appariscente Hotel Bristol, si raggiunge l’entrata all’Università di Varsavia. Il campus universitario era un tempo la residenza estiva reale, mentre oggi ospita gli edifici amministrativi dell’Università, oltre a biblioteche, facoltà e musei. Visitarne i cortili è un’occasione per ammirare l’architettura grandiosa di una delle istituzioni accademiche più prestigiose d’Europa.

Nei pressi dell’entrata si trova anche la statua di Copernico, grande studioso polacco, raffigurato con un astrolabio e un compasso. Seppure visse a Cracovia e morì secoli prima della fondazione dell’Università, viene celebrato come simbolo della cultura scientifica del paese. Non a caso la statua sorge davanti all’edificio della Società Scientifica Polacca.

La statua in pietra nera di Copernico vista dal basso. È ritratto seduto su uno scranno mentre tiene in mano un compasso e un astrolabio, alle sue spalle la facciata di un palazzo bianco in stile neoclassico, ovvero quello della Società scientifica polacca
La statua di Copernico a pochi passi dall’Università di Varsavia

Chiesa di Santa Croce e il cuore di Chopin

Questa chiesa barocca ospita l’urna con il cuore di Fryderyk Chopin, compositore polacco di fama mondiale. La breve ma intensa vita dell’artista lo portò a morire a soli 39 anni a Parigi, sebbene fosse nato e cresciuto proprio a Varsavia, dove avrebbe voluto fare ritorno. Pertanto, la sorella decise di riportare il suo cuore a casa, per essere custodito in sua eterna memoria nella Chiesa di Santa Croce.

Il tormentato compositore romantico è un simbolo di Varsavia, tanto che a lui è dedicato non solo un aeroporto, ma anche un museo, diversi monumenti, sale concerto e persino delle panchine sonore. Si tratta di installazioni sparse per la città che riproducono alcuni dei suoi pezzi per pianoforte. Pensate che una si trova proprio nelle vicinanze della Chiesa, riuscirete a trovarla?

Panorama di Varsavia con la Chiesa di Santa Croce in primo piano e i moderni grattacieli del centro direzionale sullo sfondo, in una giornata limpida
L’imponente chiesa di Santa Croce

4. Lungofiume Vistola

Il lungofiume presenta attrazioni interessanti su entrambe le sponde, anche se qui vi parleremo soprattutto delle attrazioni più vicine al centro storico, e che secondo noi non dovete assolutamente perdervi. In generale, il lungofiume è una zona a sé, con parchi in cui praticare sport all’aria aperta, zone verdi, fontane scenografiche e attività divertenti. È il posto giusto da cui partire se volete, per esempio, fare un giro in barca sul fiume Vistola, e scoprire Varsavia da una prospettiva diversa.

Biblioteca Universitaria di Varsavia (BUW)

Tra gli edifici più moderni e incredibili di Varsavia spicca la Biblioteca universitaria e, soprattutto, i suoi giardini. Inaugurata nel 1999, la BUW è un capolavoro di architettura contemporanea, progettato da Marek Budzyński nell’ottica di coniugare perfettamente la funzionalità con il paesaggio. L’edificio si distingue per le ampie vetrate e lo scheletro in rame ossidato, dal caratteristico colore verde. Ma la vera chicca di questa biblioteca è il suo giardino, che in parte ingloba il tetto della struttura. Dall’esterno restituisce la sensazione che si tratti più di un giardino botanico che di una biblioteca. Avrete voglia di tornare a studiare!

Giardino pensile della Biblioteca Universitaria di Varsavia con facciata verde coperta di piante rampicanti e strutture moderne ispirate alla natura
Uno dei verdissimi cortili interni della Biblioteca universitaria

Centro della Scienza Copernico

Questo polo museale ospita un planetario e diverse sale interattive. Lo scopo è quello di educare i visitatori alla scienza attraverso una serie di esperimenti. Potrete comprendere le leggi della fisica interagendo con le tante installazioni di questo edificio situato proprio sulle rive della Vistola. Una tappa essenziale per curiosi e appassionati di scienza, e in particolare per chi viaggia a Varsavia con i bambini.

Ponte Świętokrzyski

A pochi metri dal Centro della scienza si estende un ponte moderno, inaugurato nel 2000 e tra i più frequentati della città. Il ponte Świętokrzyski collega il centro di Varsavia con il quartiere di Praga, un tempo polo industriale e malfamato, oggi tra le zone gentrificate della capitale. Il ponte è fornito di una zona pedonale da cui si gode di una splendida vista al tramonto. Sotto il ponte è stata allestita una piccola palestra all’aperto, mentre a pochi metri si trova un’altra statua della Sirenetta con scudo e spada. Sapevate che la leggenda narra che si tratti della sorella di quella di Copenaghen?

Vista al tramonto di un moderno ponte bianco su un fiume, che collega due sponde della città di Varsavia, una con molti edifici e l'altra più verde, senza palazzi. Sul fiume navigano alcuni battelli, mentre sul ponte ci sono due corsie attraversate da alcune automobili
Il moderno ponte Świętokrzyski

5. Quartiere di Praga

Non fatevi trarre in inganno dal nome, questo quartiere non ha nulla a che vedere con la capitale della Repubblica Ceca. Il suo nome riconduce piuttosto a quella che era la “zona nuova” di Varsavia, quando vennero costruite moltissime fabbriche. Oggi, questo vasto quartiere sulla sponda orientale del Vistola, è tra le mete più frequentate dai turisti. Questa zona venne infatti risparmiata dai massicci bombardamenti nazisti, lasciando intatti alcuni palazzi storici. Nel tempo le fabbriche hanno lasciato spazio a palazzi moderni e opere di street art, in un’alternanza architettonica peculiare. Potete conoscere i suoi tesori partecipando a un free tour del quartiere Praga, l’ideale per fotografare gli scorci migliori di questo sobborgo affascinante.

Cortile interno di un palazzo storico nel quartiere Praga di Varsavia, con muri in mattoni a vista parzialmente deteriorati, finestre di varie epoche e un passaggio ad arco che conduce all’esterno. Al centro del cortile cresce una pianta rampicante a forma conica, accanto a un’auto parcheggiata
Una delle poche case antiche di Varsavia rimasta in piedi nel quartiere di Praga

Museo della vodka

Tra le tante fabbriche recuperate e restaurate del quartiere Praga, ce n’è una in cui veniva prodotta la vodka, bevanda alcolica polacca apprezzata in tutto il mondo. Il Museo della vodka polacca occupa gli spazi di quella che un tempo era la fabbrica Koneser, famoso marchio produttore del distillato. Rientra tra le cose da vedere a Varsavia non solo per la bellezza architettonica dell’edificio, ma anche per l’interessante mostra, che non di rado si conclude con una degustazione. Quindi, se volete conoscere a fondo la vodka e la sua storia, dovreste prenotare un tour della vodka a Varsavia, di cui il museo è tappa essenziale.

Vista aerea della Piazza Koneser nel quartiere Praga di Varsavia, con edifici in mattoni rossi ristrutturati in stile industriale, moderni complessi commerciali e spazi pubblici organizzati attorno a una piazza centrale pedonale. L’area combina architettura storica e contemporanea, mostrando un vivace centro culturale e commerciale integrato nel tessuto urbano della città
Piazza Koneser, nei pressi dell’omonima fabbrica, con i suoi palazzi moderni

6. La Varsavia ebraica

All’inizio del XX secolo, la capitale polacca ospitava la più grande comunità ebrea in Europa. Pertanto, quando i nazisti invasero la Polonia, costruirono subito il ghetto di Varsavia. Arrivarono a stipare 45.000 persone in un perimetro di soli 10 chilometri quadrati, obbligandole a vivere in condizioni disumane. Ci furono rivolte e stermini che lasciarono solchi indelebili nel cuore di Varsavia e dei suoi cittadini. Un free tour del quartiere ebraico di Varsavia vi aiuterà a capire le fasi di questo capitolo oscuro della storia europea.

La città non ha mai dimenticato i suoi morti, dedicando alla Memoria monumenti al ricordo, musei e lapidi. Si può tracciare un itinerario nella storia ebrea di Varsavia, che si conclude inevitabilmente nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che potete visitare con un’escursione guidata. Vediamo adesso i punti d’interesse essenziali per conoscere a fondo la storia degli ebrei polacchi.

Un solco di cemento nel manto stradale del centro di Varsavia che segnala, con delle scritte in polacco e inglese, che lì è dove passata il muro perimetrale costruito dai nazisti per ghettizzare gli ebrei tra il 1940 e il 1943
Dove un tempo passava il muro del ghetto ebraico eretto dai nazisti

Museo POLIN

Il Museo della storia degli ebrei polacchi, inaugurato nel 2013 a Varsavia, proprio nel cuore dell’ex ghetto ebraico, è forse il museo più completo sulla storia e sulla cultura ebraica. Il suo nome, Polin, deriva dalla leggenda secondo cui i primi ebrei giunti in Polonia avrebbero percepito una voce divina che li avvertiva di essere arrivati in un luogo sicuro e accogliente, usando proprio l’espressione ebraica polin, ovvero “qui riposate”.

Progettato dallo studio finlandese Lahdelma & Mahlamäki, l’edificio che ospita il museo è un’opera d’arte a sé stante. Al suo interno, la mostra attraversa mille anni di storia ebraica in Polonia, dalla prima immigrazione medievale, al fiorente periodo della Confederazione Polacco-Lituana, fino alle tragedie del Novecento, come l’Olocausto e la repressione sotto il regime comunista. Il museo è anche un importante centro di ricerca e divulgazione. In poche parole, è una visita obbligata se vi trovate a Varsavia.

Facciata moderna in vetro del Museo POLIN della Storia degli Ebrei Polacchi a Varsavia, con luce del tramonto filtrata tra alberi spogli in primo piano
L’entrata del Museo POLIN

7. Parco Łazienki

Il Łazienki Królewskie, cioè “Bagni reali”, è il più grande parco di Varsavia, nonché una delle principali attrazioni turistiche della città. Si estende su circa 76 ettari nel centro della capitale, in un ecosistema in cui natura e arte convivono per dare forma a un paesaggio raffinato. Questo polmone verde ospita al suo interno laghi, ville sontuose, isole artificiali e sculture. Prendetevi del tempo per esplorarlo a piedi, magari nell’ambito di una visita guidata di Varsavia e del Parco reale. Łazienki è un luogo amatissimo sia dai turisti sia dai locali, che vengono qui per passeggiare, rilassarsi e immergersi nella bellezza del paesaggio. Non potete proprio perdervelo!

Una villa neoclassica immersa nel verde e affacciata su un laghetto artificiale all'interno del parco Łazienki di Varsavia
Il Palazzo sull’acqua, uno dei più belli del parco

Monumento a Chopin

Una delle statue più famose del Parco reale è quella dedicata a Fryderyk Chopin. Fu progettata dallo scultore Wacław Szymanowski e inaugurata nel 1926, dopo una lunga gestazione rallentata anche dalla Prima guerra mondiale. La statua raffigura Chopin seduto sotto un salice stilizzato, i cui rami sembrano muoversi al vento. L’intera struttura richiama le linee fluide e sognanti della musica di Chopin, in un’esaltazione malinconica, tipica della sua opera. In estate, ogni domenica, si tengono concerti gratuiti all’aperto di musica di Chopin, eseguiti da pianisti di fama internazionale.

Se vi recate a Varsavia in altri momenti dell’anno, ma desiderate assistere a un concerto simile, potete fare affidamento sulla Fryderyk Concert Hall, a Stare Miasto. La sala concerti, elegante e riccamente decorata in stile neoclassico, organizza concerti giornalieri dedicati all’opera del compositore polacco. Al pianoforte si alternano artisti di altissimo livello, in un susseguirsi di esecuzioni impeccabili ed emozionanti.

Statua di Fryderyk Chopin nel Parco Łazienki di Varsavia, raffigurante il compositore seduto sotto un salice stilizzato, i cui rami si piegano armoniosamente sopra di lui. Il monumento in stile Art Nouveau è circondato da alberi e vegetazione, in un’atmosfera tranquilla e romantica tipica del parco
Il pianoforte viene sistemato sulla pedana accanto alla statua di Chopin

Cosa mangiare a Varsavia

Per conoscere Varsavia da tutti i punti di vista, non basta rivivere il suo passato e conoscere il suo presente. Tra una visita guidata e le foto a un monumento, prendetevi una pausa per gustare i migliori piatti tipici polacchi. Non potete andarvene senza aver assaggiato, per esempio, i pierogi, gli gnocchi più popolari della Polonia. Ve ne innamorerete, tanto che potreste voler partecipare a un corso di pierogi, per poterli replicare a casa! Poi non possono mancare le zuppe polacche, come il boršč, dall’intenso colore rosso. E per dessert, una fetta di torta di mele e un bicchiere di vodka.

Per provare questi e molti altri piatti deliziosi, potete sia fare tappa nei famosi Milk Bar di Varsavia, piccole tavole calde a prezzi abbordabili, sia partecipare a un tour gastronomico di Varsavia. Nella capitale c’è una vasta scelta di ristoranti di cucina locale, e tra le diverse proposte, troverete di sicuro il piatto tipico polacco che meglio incontra i vostri gusti.

Un piatto di gnocchi poggiato su una tavola di legno. La pasta degli gnocchi è leggermente abbrustolita, mentre il tutto è servito su un piatto di porcellana bianca, decorato con prezzemolo e del formaggio fresco al centro
Provate tutte le farciture dei pierogi, compresa quella dolce!

Insomma, Varsavia è una capitale piena di sorprese, frutto di una storia ammirevole, fatta dell’orgoglio e della resilienza dei suoi cittadini. Speriamo quindi di avervi convinto a prenotare il vostro prossimo viaggio proprio qui, nella città-fenice che è risorta dalle ceneri. Ci salutiamo ricordandovi che il nostro catalogo Civitatis vi sarà utile per scegliere cosa vedere a Varsavia. Vantiamo infatti alcune delle migliori attività nella capitale polacca, anche in italiano!

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